Le funzioni sostitutive della retina artificiale

La retina artificiale è un dispositivo che consente di ritrovare parzialmente la vista in seguito ad una grave infezione della retina o alla degenerazione maculare legata all'età e a seguito di malattie.

La retina è la struttura dell’occhio che consente di vedere grazie ai fotorecettori presenti su di essa, ovvero i coni e i bastoncelli. Queste cellule captano i segnali luminosi e li trasformano in impulsi elettrici che vengono trasmessi al cervello.
La retina viene danneggiata a causa di malattie come la retinite pigmentosa o la degenerazione maculare, con cui si perdono le capacità visive.
La retinite pigmentosa, in particolare, è una malattia genetica causata da più di 64 geni che porta all'anormalità dei fotorecettori (coni e bastoncelli) o dell'epitelio pigmentato retinico o della retina stessa e causa una graduale e progressiva perdita della vista.
Gli individui che ne sono affetti accusano dapprima una difficoltà di adattamento al buio, seguita da una costrizione del campo visivo periferico.

La retina artificiale sopperisce alla mancanza di fotorecettori funzionanti grazie all'utilizzo di  materiali sensibili alla luce e in grado di condurre elettricità, compatibili con i tessuti biologici e più tollerabili dal corpo umano.

L’impianto sperimentato sui roditori si è dimostrato efficace per oltre dieci mesi, senza che si manifestassero effetti collaterali di infiammazione dei tessuti o compromissione della protesi stessa.

La sperimentazione sull’uomo è partita nella seconda metà del 2017 in Lombardia e Toscana, e proseguirà negli anni a venire.


Confronto tra retina sana e retina affetta da retinite pigmentosa.
















Immagine tratta da:
http://www.olhoclinica.com.br/blog/14-not%C3%ADcias-e-artigos/118-o-que-e-retinose-pigmentar.html


Fonti:
https://it.wikipedia.org/wiki/Retinite_pigmentosa

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